SPACE CLEARING E DECLUTTERING… PERCHE’???
Perché eliminare il superfluo ha un enorme impatto sulla nostra vita: l’energia scorre e porta vere opportunità.
Lo space clearing infatti innesca un meccanismo grazie al quale cominciamo a cercare quei piccoli accorgimenti che migliorano la qualità della nostra vita, ognuno il suo… Ma come? Ma sarà vero?
Vediamolo insieme… Concentratevi sugli spazi che vi circondano e pensate se ce n’è qualcuno in cui avete troppe cose o troppo disordine: ad esempio, il guardaroba o il garage o la dispensa o anche solo la borsetta. Fate la lista di questi spazi e concentratevi su quello che vi assilla di più! Qual è? A ognuno il suo…
Adesso concentratevi sulle sensazioni che vi provoca il pensare di essere in questo spazio… Sono quasi certa che i pensieri di cui sopra sono per la maggior parte negativi! Forse questo spazio strapieno di oggetti vi fa sentire stress o ansia o angoscia o vi innervosisce? Temo proprio sia così…
Purtroppo anche altri spazi danno le stesse emozioni negative quindi MALESSERE.
Però c’è una cosa positiva e cioè che METTERE MANO A QUESTI SPAZI TRASFORMA IL MALESSERE IN BENESSERE. Vi sarà sicuramente capitato, riordinando uno spazio, ad esempio la borsetta di prima. Dopo aver eliminato le cose inutili e riorganizzato il restante vi sentivate molto meglio vero?
Ecco appunto perché… facendo ordine consapevolmente, cioè usando gli strumenti dello SPACE CLEARING e del DECLUTTERING, innescheremo quel meccanismo grazie al quale miglioreremo la qualità della nostra vita e faremo spazio per nuove opportunità.
Ma cosa sono lo space clearing e il decluttering?
Lo SPACE CLEARING
“è l’arte di fare spazio,
renderci consapevoli del nostro rapporto con le cose,
selezionare ciò che è superfluo,
eliminare il disordine e
contribuire a fare più spazio, fisico e mentale”
Per DECLUTTERING invece si intende eliminare il CLUTTER e cioè: CLUTTER = CIANFRUSAGLIE quindi
- Gli oggetti che non usiamo o non amiamo più
- Gli oggetti disposti in modo disordinato
- Gli oggetti che si accumulano in poco spazio
- Tutto ciò che è rimasto irrisolto o incompleto
Qualcuno di voi dirà: Facile da dirsi, un po’ più difficile da farsi … questo perché i nostri oggetti sono legati alle nostre emozioni.
Proviamo ad approfondire uno dei nodi che suscita le emozioni più forti … quello dei ricordi.
Eliminare i ricordi è un’impresa titanica quasi per tutti, allora proviamo a razionalizzare un po’ domandandoci: cos’è un ricordo?
- I ricordi sono pensieri dentro di noi, sono pezzi di esperienze che diventano parte di noi rendendoci il prodotto di quello che è stato.
- Gli oggetti che solitamente chiamiamo ricordi, sono in realtà collegamenti a quei ricordi, evocano i ricordi, ma non lo sono direttamente.
- A volte non riescono nemmeno a evocarli in modo completo, quante volte ci aggrappiamo a oggetti appartenuti a persone che non ci sono più e poi basta che, mentre facciamo una passeggiata al parco, inaspettatamente ci sorprenda un profumo per evocare lo stesso ricordo legato a quelle persone.
Detto questo dobbiamo anche stare attenti a non cadere nella trappola del ricordo a tutti i costi:
- Molte cose rischiano di essere trasformate in ricordo, anche lo scontrino del panettiere da cui un giorno abbiamo incontrato il nostro prof delle medie. Bella coincidenza, ma davvero vale la pena ricordarla ogni giorno guardando quello scontrino insieme magari a tanti altri? Non rischiamo il sovraccarico?
- Inoltre non tutti i ricordi sono piacevoli da evocare, non sempre abbiamo voglia di pensare all’ex con cui è finita male, ma teniamo regali, foto, lettere che ci tengono ancorati a un passato che non ci appartiene più.
- Oppure, a proposito di regali, teniamo un maglione perché fatto dalla vecchia zia che era così cara e con cui abbiamo passato tante vacanze nella sua casa al mare da bambini, ma il maglione non ci è mai piaciuto. Così il ricordo rischierà di diventare negativo perché l’ancora per evocarlo ci suscita sensazioni negative…tanto vale fare una passeggiata al mare per ricordare quei tempi.
- Infine ricordiamo che se è vero che siamo il prodotto di quello che è stato e che avere vicino a noi oggetti che ci aiutano a ricordare è giusto e piacevole, noi dobbiamo imparare che per godere appieno di quello che abbiamo ora, dobbiamo sforzarci di vivere nel qui e ora e non malinconicamente voltati all’indietro perché sommersi di oggetti che evocano qualunque cosa in qualunque momento.
Cominciamo con l’eliminare i ricordi che non ci evocano emozioni positive (oggetti di storie d’amore finite, biglietti di concerti che non ci erano piaciuti…) e piano piano impareremo a dare il giusto peso a tutti gli altri. Questo permette di creare spazio nella nostra vita presente e goderne appieno, FIDATEVI: il presente è l’unico momento della nostra vita su cui noi possiamo agire per dare alla nostra vita l’indirizzo che vogliamo, i ricordi devono accompagnarci, non farci da zavorra in questo percorso.
Silva Bucci Valeria Pigozzi
www.silvabucci.com valeria.pigozzi@gmail.com
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