Silvia Mercuri ci racconta la sua esperienza in APOI

Ciao, sono Silvia Mercuri e da luglio 2021 sono entrata in APOI, l’Associazione Professional Organizer Italia, come socia junior numero 237.

Da piccola per problemi di salute mi ritrovavo spesso a giocare da sola in casa, e così si è sviluppata la mia passione per l’ordine: passavo ore e ore a disporre giochi e soprammobili come se fossero esposti nella vetrina di un negozio, mi dava fastidio non vedere armonia in casa, così giocavo a riordinare e organizzare tutto ciò che trovavo in giro.

Solo parecchi anni ho scoperto che esisteva una vera e propria professione che si occupava di riorganizzare gli spazi e così mi sono messa all’opera per poterla fare anche io. A novembre 2019 sono venuta a conoscenza dell’associazione professionale dedicata a livello italiano, ho cioè conosciuto APOI, ma purtroppo nello stesso momento è arrivata anche la pandemia e con essa la Dad e quindi sono rimasta spettatrice ancora per un po’, ma appena mi è stato possibile, ho fatto il test e sono entrata in Associazione.

Ero così smaniosa di far parte di questo magnifico gruppo che poco dopo aver iniziato a capire come funzionava il tutto, mi sono proposta per poter essere anche io parte di questo mondo, ero stata a guardare fin troppo e volevo dire effettivamente: “faccio parte di APOI”.

Fare parte di un’associazione secondo me non vuol dire soltanto iscriversi, ma adoperarsi per aiutarla a crescere e, nascendo come grafica pubblicitaria, è stato naturale proporre queste mie competenze anche in APOI.

Ad oggi mi occupo di inserire il numero progressivo sui loghi personali che vengono rilasciati all’entrata in Associazione e aggiornati al passaggio da socio junior a socio senior.

Partecipo anche al gruppo che gestisce la Settimana dell’organizzazione e al gruppo che organizza l’Evento nazionale, sempre occupandomi della parte grafica, anche se non nego che vorrei fare ancora di più, perché desidero che APOI cresca ulteriormente.

Il Professional Organizing è una professione recente, e, a mio parere, non è ben conosciuta e compresa in maniera corretta dalla maggior parte della popolazione, per questa ragione vorrei aiutare a far sì che questa percezione cambiasse e che la nostra figura professionale fosse compresa correttamente.

Sarebbe bello che ogni membro dell’Associazione partecipasse attivamente alla vita associativa, perché ognuno di noi è diverso e dà all’Associazione un valore aggiunto, ed è bello essere in tanti e camminare insieme per gli stessi obiettivi.

A chi invece volesse accingersi alla scoperta di questa bellissima professione, dico di farlo e di studiare tanto, e fare anche tanta pratica in qualsiasi ambito si voglia specializzare, perché siamo delle figure professionali molto utili oggigiorno, ma magari non siamo conosciute da chi ne ha bisogno.

Non dobbiamo però demoralizzarci, ma impegnarci in questa bella sfida: dobbiamo sviluppare a 360 gradi la nostra professione. Il mercato è ancora libero e sono convinta che tra poco diventeremo indispensabili per la maggior parte delle persone.

 

 

 

Silvia Mercuri

Socia Junior n.237

www.lamamiplanner.it

 

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