(RI)Definiamo i nostri spazi

Bandiere sventolate sui balconi, Inno di Mameli in flash mob, applausi, striscioni colorati con la scritta Andrà tutto bene. A distanza di un paio di anni circa, cosa è rimasto su questi balconi? Come la vita dai balconi si è riflessa nei nostri appartamenti? Come è cambiato il nostro modo di percepire la casa e di viverla?

La casa improvvisamente è divenuta spazio living, smart-working, DAD, allenamento, angoli fitness e creatività, palcoscenico di un nucleo familiare impegnato simultaneamente in diverse attività, prima di allora organizzate al di fuori della casa ed ora internalizzate.

L’esperienza pandemia ha preteso flessibilità, adattabilità, ha sollecitato una definizione chiara degli ambienti correggendo le disfunzioni emerse, ha cambiato radicalmente il modo di abitare e di vivere gli spazi e noi tutti, con grande grinta e reinventandoci, ci siamo riusciti.

Ma oggi, che vediamo via via consolidarsi alcune abitudini divenute permanenti, diventa fondamentale se non imprescindibile ri-pensare e ri-organizzare gli spazi attorno a noi, rendendo confortevoli ed abitabili le nostre case e tutto questo è possibile e semplice attraverso una buona organizzazione delle attività.

 

1) Ri-Organizziamo oggetti ed attività

Il primo passo in questo processo di riorganizzazione è liberarsi dal superfluo.

Nella casa post-pandemia di oggi, è necessaria una più efficiente sistemazione degli oggetti.

Vecchi vestiti, souvenir dimenticati in fondo ad un cassetto, regali mai aperti, liberiamoci di quello che al momento non dà piacere e non lascia fluire l’energia portandolo in un mercatino dell’usato o donandolo in beneficenza a chi ha più bisogno. Ma se c’è qualche oggetto di cui non si può fare a meno, custodiamolo in una scatola, al riparo dal turbinio di emozioni, la consapevolezza di averlo vicino, lì a disposizione nella nostra casa ci rasserenerà. In questo modo riusciremo a liberare spazi su mobili e scaffali per far posto a nuove e incalzanti necessità. Riordinare aiuta a capire di quanto spazio si ha davvero bisogno.

Come riorganizzare invece in modo efficiente anche le attività? Semplice, abbiamo scoperto come gli spazi di casa si possano adattare a tutto, anche per fare attività fisica; se organizziamo in modo funzionale gli spazi interni di un armadio o le scaffalature di uno stanzino dove riporre in modo ordinato tutti i piccoli attrezzi usati durante l’allenamento, in semplici mosse possiamo creare un vero e proprio angolo fitness casalingo.

Si può ricostruire una mini-palestra anche in piccole nicchie della casa: personalizzando questi spazi con pitture dai colori energetici o rilassanti a seconda dell’attività fisica.

Procedendo in questo modo, confezionando in differenti scatole i kit di attività diverse, sarà possibile creare un ambiente polifunzionale adibito non solo a zona sportiva ma anche ad altre attività, dalla lettura alle attività creative.

 

2) Ri-Definiamo gli spazi comuni

Lo smartworking e la didattica a distanza hanno rivoluzionato il concetto di open space, la lunga permanenza in casa ha fatto tornare l’esigenza di spazi separati per accogliere la privacy di ciascun componente della famiglia, come è emerso da una indagine compiuta da CasaDoxa, (l’osservatorio permanente che mette a sistema tutti gli attori dell’ambiente domestico).

Come rendere pertanto funzionale queste nuove esigenze?

Per guadagnare spazio in casa puntiamo sui mobili modulari dalle molteplici funzioni (particolarmente indicati nelle situazioni in cui sia necessario economizzare lo spazio) e capaci di adattarsi alla struttura architettonica dell’ambiente. Questi arredi infatti, oltre a occupare lo spazio in modo flessibile, si trasformano per ridurre l’ingombro quando non si usano: sono ideali per esempio per realizzare un angolo studio-lavoro.

Tuttavia, qualora non ci fosse la possibilità di inserire questi mobili, basterà attrezzarsi con un separé e delle scatole o contenitori per penne, quaderni, libri e pc. La sera, al termine della giornata lavorativa, si potranno ricollocare su una mensola o in un mobile fino al giorno successivo.

Niente computer dimenticato sul divano, appunti appesi sulle mensole del frigo o fascicoli accatastati vicino al fornello: evitariamo di “contaminare” con il lavoro quei luoghi che ci servono per staccare la spina.

È importante organizzare gli spazi in modo armonioso, senza sovraccaricarli.

 

3) Ri-Definiamo l’ingresso

Nella ridefinizione degli spazi, un luogo che necessita di particolare attenzione è l’ingresso diventato la cosiddetta “zona filtro”. È un territorio di confine tra l’interno e l’esterno, in cui liberarsi da abbigliamento e scarpe sporche, in cui appoggiare temporaneamente i pacchi degli acquisti online e disinfettare le mani, se occorre. In pratica una zona di decompressione.

Non è necessario che si tratti di un’area di grandi dimensioni, basta un armadietto all’ingresso, dei cassetti o dei ripiani liberi dove riporre igienizzanti e scarpe.

4) Ri-Definiamo la natura in casa

Terrazzi, balconi, giardini e, in generale, gli spazi esterni sono stati e sono tuttora i veri protagonisti. Tuttavia quando non ci sono, si può sempre creare in casa un angolo verde, con piante o fiori sempreverdi: aprendo le finestre e facendo filtrare la luce ristabiliremo il benessere fisico ed emotivo di cui abbiamo bisogno.

 

Spero che questa piccola guida ti possa aiutare a ripensare gli ambienti della tua casa nel post pandemia. Adesso non ti resta che osservare la tua casa, scrutare gli angoli inutilizzati ed iniziare a progettare i tuoi nuovi ambienti. E se dovessi aver bisogno di approfondimenti o ulteriori suggerimenti su come ridefinire spazi attività ed oggetti, sul sito di APOI troverai professional organizer pronti ad offrirti numerosissime altre pillole di organizzazione.

 

 

Ramona Cucci

www.funorganize.com/ramonacucci

 

 

 

 

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