Organizzazione è creatività

Questa mattina mentre lavoravo avevo in testa un pensiero fisso: la valigia per le vacanze.

In realtà non si tratta proprio di una valigia ma di una serie di borsoni, perché andare in campeggio con la famiglia, in tenda, richiede un po’ di materiale.

Questo pensiero è entrato come un intruso nella mia testa e, come tutte le cose lasciate a metà, i cerchi aperti o effetto Zeigarnik, è riuscito a distrarmi nonostante le mie regole parlino chiaro: c’è un tempo per lavorare e un tempo per le faccende di casa.

Come ogni professional organizer ho una buona predisposizione per le regole, le liste e i calendari. Non sono maniaca della perfezione e dell’ordine ma mi piace l’organizzazione perché per me significa fare in modo che tutto funzioni bene senza perdere tempo o dedicarci troppa attenzione.

Quando ho scoperto che la parola organizzazione deriva da “organo” è stato amore a prima vista.

Dall’Enciclopedia Treccani:

In biologia, la serie di processi attraverso cui organi, apparati e strutture si formano, si sviluppano, si differenziano e si coordinano così da costituire un organismo vivente.”

Sì, perché l’obiettivo è proprio quello di creare una struttura capace di funzionare in modo autonomo, o quasi, per avere più tempo e vivere meglio.

Questo è organizzare.

Ci sono tanti strumenti per poterlo fare, l’importante è trovare quelli giusti, pochi, e fare in modo di potersi fidare ciecamente di loro. Le liste sono uno di questi e quella per le vacanze è sempre molto “ricca”.

Quando è arrivato il momento di preparare le valige di nuovo un problema: le liste sono molto utili ma noiose, soprattutto per i bambini più piccoli. Come fare per trasformare il “fare la valigia” in un gioco e delegare una parte del compito anche ai piccoli?

Stato di fatto: una lista, tre bambini.

Soluzione: giocare a fare una cosa alla volta.

Visto che la lista di cose da prendere e cercare in casa è molto lunga per loro, l’ho divisa in tanti bigliettini con su scritto un solo oggetto da prendere per ogni biglietto; li ho messi in un sacchetto come quello dei numeri della tombola e ho lasciato un compito: pescare un biglietto alla volta dal sacchetto, cercare quello che c’è scritto, prenderlo e metterlo sopra il letto con il bigliettino appoggiato sopra, e così via fino alla fine dei biglietti.

Poi insieme mettiamo tutto in valigia.

Cosa è successo: dato un problema, lo abbiamo scomposto e guardato da un’altra prospettiva.

Questa è creatività.

La definizione migliore di creatività che sono riuscita a trovare è di un matematico francese dei primi del ‘900:

“Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove che siano utili.”

Come l’organizzazione, anche la creatività è una serie di processi che non riguardano solo un emisfero del cervello, come si crede comunemente, ma coinvolgono tutto il cervello, infatti genera connessioni tra le diverse parti.

La creatività non è un lampo di genio, immagino si manifesti così perché il nostro cervello lavora in modo tanto veloce da non permetterci di cogliere tutti i passaggi del processo.

La creatività non è un dono ma come l’organizzazione è una capacità che va allenata:

più ci sono esperienze, ricordi, conoscenze, informazioni, emozioni, più collegamenti si possono fare.

La creatività non è solo bellezza, energia, libertà, cambiamento, flessibilità, originalità, intuizione, ma è anche utilità, ricerca, analisi, regole (da stabilire e da infrangere).

Come l’organizzazione, serve a risolvere problemi e aiuta l’organizzazione a superare limiti, criticità e problemi che sono uno stimolo alla creatività perché invitano a provare strade nuove e cercare nuovi punti di vista e trovare nuove risposte.

Creatività e organizzazione sono strettamente correlate e, dal mio punto di vista, un professional organizer ne è la dimostrazione vivente. Non aspettarti che sia solo organizzato, così come non aspettarti che l’organizzazione sia una gabbia di regole rigide. Si tratta di strumenti e processi liberanti.

“La ragione non è nulla senza l’immaginazione”.
Cartesio

Ti stai chiedendo se abbiamo fatto le valige? Certo, la prossima settimana si parte!

 

Francesca Covolan

www.organizzatips.com

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