L’importanza dello spazio studio per i ragazzi
Favorire la motivazione, la volontà e raggiungere la produttività
Oggi conosciamo le implicazioni della gestione dello spazio nella nostra vita, nonostante ciò, ancora non si prende sufficientemente in considerazione l’importanza dello ”spazio studio” per i bambini e i ragazzi. Vedo quotidianamente nel mio lavoro quanto una mancata progettazione di un luogo idoneo allo studio sia deleteria. Incontro sovente ragazzi con problemi di produttività nello studio, la cui causa è certamente quella di non disporre di uno spazio dedicato e adeguato all’avventura del sapere.
Vediamo allora tre principi educativi e alcuni strumenti pratici per promuovere positivamente il progetto e la gestione dello “spazio studio”:
- Dedicare uno spazio apposito per far studiare i propri figli (o ai ragazzi di un doposcuola, per esempio) significa sostenere la crescita della loro identità. Il soggetto in questione percepisce che la sua avventura scolastica è un aspetto importante, perciò cresce nell’autostima e nella fiducia.
- La progettazione della scrivania deve essere fatta insieme alla persona che la dovrà utilizzare, in quanto la dovrà rappresentare, e ne dovrà emergere la sua personalità e i suoi gusti. Dovrà essere un luogo dove possa esprimere sé stessa, i suoi sogni e desideri, il suo stile.
- È importante infine assecondare l’evoluzione della crescita con flessibilità. Non è necessario fare eccessive spese, è utile invece far lavorare la creatività perché lo spazio possa modificarsi a seconda del modo in cui la crescita del soggetto lo richiede.
- Un poker di strumenti imprescindibili che non possono mancare:
- una luce brillante ben direzionata
- una sedia confortevole per una corretta postura.
- un portapenne, possibilmente una replica dell’astuccio scolastico, così da non doverlo nemmeno estrarre dalla cartella e conseguentemente non dimenticarlo a casa l’indomani.
- un timer per autodisciplinare la propria attenzione (vedi la Tecnica del Pomodoro)
- pc o tablet quando necessari per lo studio
- Inserire qualche oggetto motivazionale che supporti la volontà ad impegnarsi (foto evocative di esperienze o persone significative, medaglie conquistate nel proprio sport, oggetti portati da un viaggio o da un evento importante…). L’impegno nel proprio dovere è sostenuto anche da oggetti o immagini evocative.
- Concordare le regole di manutenzione e utilizzo per responsabilizzare lo studente. La scrivania di lavoro deve essere sgombra, e accogliere un compito alla volta, in modo da favorire l’attenzione e il focus su una cosa alla volta e evitare la tentazione distrattiva di interrompere per fare altro. Per questo motivo i giochi o altro non devono trovare posto sulla scrivania se non quando si decide che il compito è terminato e si può fare altro. In questa gestione deve essere compresa anche la regolare pulizia dello spazio in questione.
- Riordinare ogni sera la scrivania e la libreria perché vedere tutto in ordine, sgombro e pulito aiuta per un riposo tranquillo nella consapevolezza di aver fatto il proprio dovere. È infatti dimostrato che queste piccole abitudini consentono alla mente di chiudere una pagina la sera per poterne aprire una nuova la mattina seguente, con l’entusiasmo necessario ad affrontare una nuova avventura.
Per avvalorare queste mie parole racconto qui un breve e simpatico aneddoto:
seguivo un ragazzo liceale al terzo anno, nel percorso concordato avevamo inserito anche la riorganizzazione della sua scrivania. Mi trovo perciò a casa sua per procedere insieme. Mentre progettiamo il nuovo assetto, vedo per terra in un angolo, un cestino di paglia pieno di medaglie. Chiedo al ragazzo cosa fossero ed egli dichiara che sono tutte le medaglie che ha vinto dall’infanzia fino a quel momento, per il suo valore sportivo (egli infatti è tutt’ora un eccellente giocatore di pallacanestro e milita nella Serie D). Mi viene allora un’idea. La sua scrivania è posizionata contro il muro e non c’è possibilità di altra collocazione, perciò sedersi e vedere il muro non è molto motivazionale allo studio e all’impegno. Gli propongo perciò di appendere di fronte alla scrivania, tutte le sue medaglie in ordine cronologico, utilizzando un piccolo pannello di legno a cui poter aggiungere ganci per le medaglie che verranno e che certamente conquisterà. Ora sedersi alla scrivania sarà diverso: poter vedere tutto il suo progresso sportivo e i riconoscimenti che ha meritato, gli darà motivazione e autostima e sosterrà la volontà di impegnarsi.
Cosa gli dicono quelle medaglie ogni volta che si siede per studiare? Io immagino gli parlino così: “Cosa saranno mai per me cinque esercizi di algebra o tre capitoli di storia? Io ho conquistato nel tempo tutti questi premi, non mi spaventa affatto il lavoro che mi aspetta. Io ce la posso fare!”
Emanuela Tirabassi
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