Intervista a Silva Bucci
Intervista a Silva Bucci, co-fondatrice dell’associazione – referente Emilia Romagna e coordinatrice settimana dell’organizzazione
Una breve presentazione personale
Mi occupo di professional organizing dal 2009 (sono tra le prime 4/5 in Italia), sono consulente personale e formatore. Lavoro con clienti privati, liberi professionisti e faccio formazione in azienda. Di questo lavoro mi piace tantissimo vedere e sentire la soddisfazione e i benefici dei miei clienti grazie alla mia consulenza.
La tua storia in APOI
L’associazione è nata a casa mia! Non scherzo sono una delle tre co-fondatrici, insieme a Sabrina Toscani, Irene Novello e Chiara Battaglioni che in quel periodo era sempre presente anche se non è stata inizialmente nel consiglio direttivo. Abbiamo lavorato insieme all’atto costitutivo, al codice etico, al sito…
Insomma, abbiamo progettato l’associazione e la riunione decisiva, è stata proprio a casa mia a Faenza, nel lontano settembre del 2013. In quell’occasione, dopo aver lavorato quasi sempre a distanza, essendo di città diverse, ci siamo incontrate tutte insieme per la prima volta.
Cosa ti ha spinto ad assumere l’attuale incarico
Sono stata tesoriere e consigliere dell’associazione dalla sua nascita fino al 2020 poi mi sono resa conto che per me questo ruolo non era più sostenibile (vi assicuro che sette anni nel board di un’associazione appena nata sono parecchio impegnativi), inoltre ho ritenuto fosse giusto lasciare spazio a persone che portassero avanti nuove idee e nuova energia.
Al momento sono referente dell’Emilia Romagna e coordinatrice della Settimana dell’Organizzazione.
Cosa comporta tale ruolo?
Come referente di zona, organizzo incontri mensili con i miei riferiti in cui ci confrontiamo e facciamo rete, alcuni di noi stanno lavorando ad un progetto che è nato proprio in uno di questi meeting. Periodicamente verifico il corretto utilizzo del logo Apoi sui siti degli associati, accolgo i nuovi colleghi e rispondo a dubbi e faccio da tramite per eventuali proposte o lamentele. Partecipo agli incontri di confronto con gli altri referenti di zona.
Essere coordinatrice della Sdo invece significa organizzare le riunioni per tutte le attività inerenti al progetto, coordinare la redazione dei vari documenti come le linee guida, supervisionare il lavoro di tutte le persone del gruppo (al momento siamo otto oltre alla redazione). Inoltre mi rapporto con Chiara Battaglioni che è la referente del board della Sdo, con l’ufficio stampa Fabiola Di Giov Angelo e Federica la nostra web master. È un progetto che è nato nel 2015, a cui ho sempre partecipato attivamente, ci credo e mi piace contribuire alla sua buona riuscita.
Cosa ti aspetti o auguri per il futuro dell’associazione?
Mi aspetto che l’Associazione continui a crescere così come sta succedendo da quando è nata, sia qualitativamente che per numero di associati, perché questo significa che anche la professione cresce con noi.
C’è qualcosa che vuoi comunicare ai membri dell’associazione?
Di crederci e di avere fiducia nel futuro della nostra professione perché aiutiamo le persone a vivere meglio quindi è una missione e non può che essere un successo! Di partecipare attivamente alla vita associativa perché insieme possiamo fare molto di più.
Cosa vorresti invece dire a chi desidera associarsi?
Se c’è una cosa che mi ha sempre continuato a motivare nella professione è sicuramente l’arricchimento anche personale che mi ha dato il conoscere e lavorare con altre persone appassionate, motivate e stimolanti come la maggior parte degli associati APOI con cui sono entrata in contatto. Poi credo che l’associazione possa far sentire più sicuri e meno soli soprattutto dovendo affrontare una professione ancora abbastanza giovane.
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