Il gruppo Facebook per gli associati: luogo d’incontro e di aiuto reciproco

Nel momento in cui scrivo, 103 sono i professionisti e le professioniste che hanno scelto di associarsi ad APOI.

APOI conta associati residenti in quasi tutte le regioni d’Italia (aspiranti professional organizer di Umbria, Abruzzo e Molise, aspettiamo solo voi per completare la cartina geografica!) e persino all’estero: in Svizzera e nella Repubblica di San Marino.

Una distribuzione geografica così ampia è una ricchezza per il confronto e la crescita della nostra professione in Italia e per ognuno di noi come professionista indipendente.

Una ricchezza che fin da primi mesi di vita dell’associazione non si è voluta limitare ai soli incontri in presenza, per esempio, in occasione dell’evento nazionale.

Dalla volontà di dare spazio al confronto e allo scambio continuo tra gli associati è nato nel febbraio 2014 il gruppo Facebook “APOI Work in progress” che già dal nome suggerisce l’obiettivo del canale: un luogo in cui tutti gli associati possono contribuire alla propria crescita come singoli professionisti, oltre che a quella dell’associazione, condividendo spunti di riflessione e formazione, facendo domande e chiedendo il supporto dei colleghi, organizzando in maniera del tutto autonoma e spontanea occasioni di incontro, anche dal vivo.

Come si accede al gruppo Facebook APOI

 

Il gruppo è privato e nascosto. Questo significa che solo gli associati APOI, al termine dell’iter di iscrizione, ricevono dalla segreteria l’invito ad accedervi.

L’accesso al gruppo avviene tramite profilo personale: non serve avere una pagina professionale come professional organizer su Facebook, né avere necessariamente un profilo “pubblico”.

Accogliamo chi ha scelto di essere presente su Facebook utilizzando un profilo privato, magari diverso dal proprio nome e cognome: alla segreteria basta avere il riferimento del proprio profilo e una volta accettata la richiesta di amicizia di uno degli amministratori (solitamente io, Chiara Battaglioni, o Ramona Cucci che cura la segreteria in ingresso) l’accesso viene fatto direttamente da noi.

Per semplificare: essere su Facebook professionalmente è utile, ma non indispensabile per beneficiare del confronto all’interno del gruppo una volta completata l’iscrizione ad APOI.

Una volta dentro, il gruppo è libero ovvero è possibile per ogni associato, che sia Junior o Senior, pubblicare un contributo. Che sia un link, una domanda, un video. Insomma, quello che desideri condividere con la community di professional organizer iscritti ad APOI.

Cosa puoi trovare nel gruppo Facebook APOI

Link di approfondimento, articoli o consigli di lettura.

Il gruppo Facebook APOI è uno spazio in cui ogni associato è libero di condividere un articolo (di un blog, di un quotidiano online, di un giornale cartaceo) o il link ad altro contenuto (per esempio un’intervista, un video su Youtube, un podcast) che ha trovato interessante e che vuole segnalare o sottoporre ai commenti dei colleghi.

Ecco un esempio recente della nostra associata Senior Selina Angelini che condivide un articolo de Il Post.

 

 

Uno spazio per chiedere aiuto ai colleghi

È possibile che nella realizzazione di un intervento di professional organizing emergano dubbi o sia utile un confronto tra colleghi per suggerire al nostro cliente la migliore soluzione possibile: nel gruppo APOI c’è spazio per fare domande e ricevere i suggerimenti di colleghi più esperti in uno specifico settore oppure residenti in una diversa zona geografica.

In questo caso, ho chiesto supporto a chi vive in zona, per dare un consiglio mirato alla persona che me lo ha chiesto.

 

A volte la segreteria lo usa per ricordare qualche scadenza

Le comunicazioni ufficiali vengono mandate sempre a mezzo email, tuttavia abbiamo visto che in alcuni casi è utile un piccolo “rinforzo” per non dimenticare la scadenza (anche se professional organizer, siamo umani anche noi!).

 

 

E poi ancora, il gruppo Facebook è lo spazio ideale per segnalare:

  • nuovi consigli di lettura;
  • novità sulle attività del singolo associato che però possono essere interessanti per la collettività (per esempio chi ha inviato una lettera di presentazione del Manifesto all’amministrazione pubblica della sua città);
  • alcuni risultati raggiunti da APOI nell’arena internazionale (per esempio la pubblicazione delle traduzioni italiane scritte dalla nostra vice Irene Novello di alcuni documenti formativi dell’Institute for Challenging Disorganization);
  • per presentarsi come neo-associati appena iscritti;
  • per organizzare incontri locali;
  • e molto altro ancora.

 

Crediamo nella condivisione e nello scambio costruttivo, che permetta a ogni associato di crescere come professionista, contribuendo attivamente anche al valore della community di APOI.

Se credi che il professional organizing sia il tuo futuro professionale, consulta la pagina diventa un Professional Organizer (link https://www.apoi.it/diventa-p-o/) per scoprire come accedere ad APOI.

Noi ti aspettiamo a braccia aperte nel nostro gruppo Facebook!

 

Chiara Battaglioni

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