Il giusto destino degli oggetti
Un modo per attribuire il giusto destino agli oggetti che ci circondano e decidere più facilmente cosa farne è suddividerli in quattro diverse categorie a seconda del valore funzionale ed emozionale che attribuiamo loro.
Tesori
Ci sono i nostri tesori, ossia gli oggetti con i quali abbiamo un forte legame emotivo, ma la cui funzionalità è bassa. Non hanno un’utilità pratica, e tuttavia suscitano in noi emozioni piacevoli (se le emozioni suscitate sono spiacevoli non si tratta di tesori, e in questo caso il consiglio è di eliminarli). Il numero di tesori per ciascuno spazio deve essere contenuto.
Strumenti
Gli strumenti sono gli oggetti con cui non abbiamo un legame emotivo e affettivo, ma che possiedono un alto valore pratico. Per rispondere alle nostre esigenze non devono essere rotti o in cattive condizioni, bensì funzionanti e pronti all’uso.
Svago
Tutto ciò a cui attribuiamo un alto valore emotivo o affettivo e un’alta funzionalità è per noi uno svago, qualcosa che è utile e al tempo stesso ci fa sentire bene. Questi oggetti meritano tutto il nostro rispetto e la nostra cura, visto che rispondono in maniera positiva alle nostre richieste sia pratiche sia emozionali.
Cianfrusaglie
Tutto quanto non rientra in queste categorie può essere etichettato come cianfrusaglia. Sono gli oggetti che non si usano e che non ci piacciono, che richiedono attenzione, energia e spazio senza darci nulla in cambio e che magari si tengono solo perché sono dei regali (e sembra scortese liberarsene), perché li abbiamo pagati tanto (il problema è che se li teniamo ci costano ancora di più e inoltre è probabile che, con il passare del tempo, perdano progressivamente il loro valore) oppure perché un giorno potrebbero servirci (in realtà li abbiamo mai usati? Da quanto tempo giacciono lì?).
Gli oggetti che non appartengono alle prime tre categorie non dovrebbero trovarsi in casa (e nemmeno in garage), e si meriterebbero di meglio (come del resto anche noi). Donare una seconda vita a un oggetto è il metodo più facile per liberarsene, alleggerirci e offrirgli una nuova opportunità.
Tratto da ‘Facciamo Ordine – in casa, nel lavoro, nella vita’ Ed. Mondadori
di Sabrina Toscani
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