IFPOA, obiettivo raggiunto
Come molti di voi sanno, APOI è stata fondata nell’ottobre 2013.
A fine 2014 eravamo trenta associati, e avevamo iniziato a dare a ciascuno un proprio logo con il codice identificativo personale. Ricordo che avevamo scelto di dare il numero uno ad Alessandro Cavallin, perché in qualche modo è stato grazie a lui che ho conosciuto prima Sabrina Toscani e poi Silva Bucci, e da lì è cominciato tutto.
A inizio 2015, quindi, eravamo poco più di trenta associati e, cercando su internet le altre associazioni professionali, mi sono imbattuta nel sito dell’IFPOA.
L’IFPOA è la Federazione Internazionale delle Associazioni di Professional Organizer, nasce nel 2007 con lo scopo di raccogliere tutte le associazioni nel mondo per dare maggiore visibilità e professionalità al professional organizing su scala globale.
Sull’onda dell’entusiasmo, e dopo aver avvertito Sabrina e Silva, scrivo subito una lettera: mi presento, presento APOI e dichiaro che saremmo onorati di poter diventare membri dell’IFPOA.
Dopo pochi giorni, mi arriva una risposta molto gentile da Barry Izsak. Ora, io ero già contenta per il fatto che mi avesse scritto, visto che – insieme a Judith Kolberg – Barry è stato uno dei primi P.O., presidente NAPO (e mille altre cose).
Barry Izsaac ci dà il benvenuto nel mondo delle associazioni e con gentilezza ci manda i requisiti per associarsi:
- essere un’associazione non a scopo di lucro (ci siamo!)
- essere in attività da almeno tre anni (non ci siamo…)
- avere almeno cento associati (non ci siamo!!!)
Messaggio ricevuto. Da allora abbiamo lavorato con questo obiettivo ogni anno e abbiamo raggiunto un primo passaggio intermedio nel 2018, firmando l’affiliazione con l’ICD – Institute for Challenging Disorganization.
A metà 2019 eravamo vicinissimi: novantasette associati. A settembre sono andata a Orlando per la conferenza annuale dell’ICD e lì ho incontrato Susie Hayman, la presidente della NAPO, che è anche nel comitato direttivo dell’IFPOA. Quando ha saputo che eravamo vicino al traguardo mi ha detto: “Il prossimo 12 novembre abbiamo la nostra riunione. Riuscite ad essere pronti? Altrimenti la prossima sarà a maggio 2020.” Ovviamente ho risposto che saremmo stati pronti, con tutti i documenti e con i cento associati necessari.
E così è stato. Abbiamo presentato la domanda con ben centododici associati! Quindi ci hanno ammesso e io e Sabrina abbiamo partecipato il 13 aprile scorso al nostro primo incontro IFPOA.
Gli incontri sono due all’anno, della durata di due ore, e di solito partecipa il presidente o il vice presidente. In questo caso, essendo la prima riunione, abbiamo partecipato tutte e due. Da bravi P.O., viene mandata una scaletta qualche giorno prima, in modo che tutti si possano preparare a rispondere a eventuali domande o a fare proposte, sui temi anticipati.
Fanno parte di IFPOA le associazioni fondatrici (POC del Canada, ICD e NAPO degli Stati Uniti) e poi JALO del Giappone, ANPOP del Brasile, NBPO dell’Olanda, APDO dell’Inghilterra e KAPO della Repubblica della Corea del Sud. E, finalmente, anche APOI.
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