I requisiti di qualità per gli associati senior

La disciplina normativa del professional organizer

Una delle più importanti scelte che spetta a te che intraprendi il cammino del professional organizer, è decidere di associarti all’Associazione professional organizers Italia (APOI).

APOI rientra nelle associazioni che rispondono alle “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 in vigore dal 10 febbraio 2013 e, in osservanza alla norma, per la tutela degli associati e dei clienti, ha previsto un Codice Etico, una serie di adempimenti per la tutela dei cittadini/utenti e l’aggiornamento professionale di tutti i professional organizer.

 

I profili degli associati APOI: junior e senior

APOI associa i professional organizer italiani che, come te, scelgono di dare autorevolezza e istituzionalità alla professione.

Tra gli associati sono previsti due profili: junior e senior

Rientri nel profilo dell’associato junior se sei una persona che intende entrare o è appena entrata nel settore dell’organizzazione o che svolge un’attività avente connessione con il professional organizing e dimostra interesse alla professione.

Rientri nel profilo dell’associato senior se sei una persona esperta da diversi anni nel settore con elevata specializzazione e tendenzialmente possiedi una partita IVA (anche se non obbligatoria per la richiesta di passaggio a senior).

 

Il passaggio da associato junior a senior

APOI ha stabilito nel proprio statuto che, trascorsi due anni dall’iscrizione, ogni associato dovrà passare a senior. Qualora non fosse possibile, se sei un associato junior, non potrai rinnovare la tua iscrizione.

Per poter aderire come associato senior è necessario che tu risponda ad alcuni requisiti che attestino le tue capacità professionali e tecniche:

  1. avere un sito internet dedicato all’attività di professional organizer;
  2. aver effettuato cinque interventi di professional organizing presso clienti privati o aziende e documentarli attraverso: progetto/relazione del lavoro eseguito, foto prima e dopo, eventualmente video e valutazione da parte del cliente;
  3. presentare cinque referenze positive, scritte e firmate dai clienti;
  4. fornire ad APOI tre relazioni in formato PDF di tre libri a scelta tra la bibliografia consigliata;
  5. fornire ad APOI foto e testo per la scheda senior da inserire sul sito;
  6. pagare la quota associativa da socio senior (o l’eventuale differenza con la quota junior se il passaggio avviene durante l’anno).

 

La qualità di un associato senior

Al di là degli aspetti tecnici, professionali ed etici della professione, che rappresentano la condicio sine qua non per esercitare da senior, esistono degli indicatori di qualità (non sanciti normativamente ma dalla prassi consolidata negli anni) che caratterizzano i professional organizer italiani ed elevano gli standard professionali, di chi come te, è un professionista dell’organizzazione con esperienza (senior, appunto).

 

I 3 indicatori per misurare la tua qualità professionale:

1- Il livello di formazione dei professionisti senior

La L. 4/2013 non prevede un percorso di studi o abilitazione obbligatorie per le cd. “professioni non organizzate in ordini o collegi” e questo interessa anche i professional organizer. Al di là dell’obbligo per i professionisti dell’organizzazione di acquisire crediti formativi che APOI deve erogare a favore di chi sceglie di associarsi, è prassi consolidata per la maggior parte dei professional organizer italiani, formarsi e specializzarsi attraverso percorsi di formazione in aula o attraverso approfondimenti e studi.

Questo costituisce una metrica di valutazione della qualità professionale di professional organizer come te e negli anni ha elevato gli standard professionali degli associati senior che dimostrano preparazione e competenza nei settori di riferimento.

2-La valorizzazione della professione attraverso standard tariffari “adatti al mercato”

È fatto noto ai professionisti che l‘art. 9, commi 1 e 4, del D.L. 1/2012 ha disposto l’abrogazione delle tariffe per le professioni regolamentate nel sistema ordinistico e di tutte le disposizioni che alle stesse rinviano. Pertanto, dal 24 gennaio 2012, sono state abolite le tariffe, minime e massime, per tutti i nuovi incarichi. Con l’emanazione della Legge 4/2013 il tema delle tariffe dei professionisti non riconosciuti, come il professional organizer, è stato spesso oggetto di discussione e la ricerca, con non poche difficoltà, da parte dei P.O. italiani di standard tariffari “adatti al mercato” è uno degli indicatori di buone pratiche qualitativa della professione.

3-La capacità di comunicazione sui temi della professione

Ultimo (ma non meno importante) indicatore di qualità, che sembra essere in crescita virtuosa negli ultimi anni, è la capacità dei professional organizer senior italiani (ma anche dei junior che si affacciano sul mercato) di comunicare in maniera sempre più resiliente, passando per le emozioni dei clienti e con un’attenzione sempre più focale sul benessere totale della persona.

 

Un primo passo verso la certificazione del professional organizer

Al di là del percorso dei singoli, la ricerca e il raggiungimento di standard qualitativi sempre più elevati, da un lato favorisce il posizionamento del professionista senior sul mercato, facendo la differenza con altri professionisti e competitor diretti e indiretti, e dall’altro costituisce un primo passo verso la certificazione della professione e un ulteriore strumento qualificante per un professionista dell’organizzazione come te.

 

 

Enrica Maria Laveglia

www.withyousolution.it

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