I Convegno nazionale APOI, come è andata.
Quest’anno, durante l’evento nazionale che si è svolto a Bergamo il 9 e il 10 novembre, APOI ha festeggiato il suo sesto compleanno. È stata anche l’occasione per brindare al raggiungimento di un prestigioso traguardo: entrare a far parte dell’IFPOA, International Federation of Professional Organizing Associations, federazione che riunisce le Associazioni di tutto il mondo. Il raggiungimento di questo obiettivo è stato da sempre nel cuore e nelle intenzioni del Board, ma era necessario che si arrivasse ad un numero di associati pari a 100 e da poche settimane APOI ha superato questa quota di iscritti arrivando a 112.
Il Convegno di quest’anno, inoltre, ha rappresentato per tutti gli associati anche la sperimentazione di una nuova modalità di stare insieme. Dopo aver portato avanti con successo per quattro anni il format Impara a organizzarti divertendoti!, evento aperto al pubblico che ci vedeva coinvolti in workshop e dimostrazioni, quest’anno abbiamo voluto inaugurare una nuova stagione, fatta di molte novità. L’evento in questo caso è stato trasformato in un convegno a porte chiuse fatto di tavoli di confronto e di lavoro, la condivisione di esperienze e di casi è stata agevolata dalla residenzialità perché il convegno è stato organizzato per due giorni nella stessa location e il fine ultimo, condiviso da tutti, è stato la crescita professionale.
Tantissimi i temi dibattuti e i concetti espressi durante i due giorni di lavori. Ecco alcuni gruppi di parole capaci di raccontare e descrivere cosa è accaduto durante il I Convegno nazionale che ha avuto un titolo suggestivo:”Non è magia, è strategia!”
Maturità. Processo graduale. Coesione.
Sono le prime parole importanti che hanno aperto i lavori di sabato 9 novembre. L’Associazione, a 6 anni dalla sua nascita, ha un aspetto nuovo e diverso, più maturo; è fatta di un nutrito gruppo di professionisti tra i quali è diffusa la consapevolezza di che cosa voglia dire far parte di un’associazione professionale, grazie al processo graduale che è avvenuto.
Condivisione. Precisione. Rispetto.
Sono alcune delle parole che hanno animato gli interventi della giornata. Concetti cardine per chi svolge una professione in cui si entra in contatto con l’altro per aiutarlo a migliorare la propria organizzazione personale. Parole che vanno praticate nello svolgimento del proprio lavoro, ma che diventano indispensabili in una realtà associativa che vuole andare avanti.
Contatto diretto. Networking. Comunicazione. Scelta. Partnership.
Queste sono le numerose parole attorno a cui si sono riuniti i tavoli di lavoro degli associati senior. Ma sulle stesse questioni, durante le riflessioni finali, alla presenza degli associati junior ci si è continuati ad interrogare. Domande fondamentali che attengono all’impostazione del lavoro e alla sua comunicazione verso l’esterno.
Formazione. Referenti. Volontari.
Un peso importante hanno avuto queste tre belle parole. La prima, formazione, ha posto l’accento sul suo valore. Le persone nascono con la voglia di apprendere e l’apprendimento e la formazione costante sono sintomo di professionalità. La seconda, referenti, riguarda le figure nate come punto di riferimento per gli associati sul territorio e che rappresentano il sintomo di un’associazione che cresce da un punto di vista numerico e si allarga sul territorio dando vita ad una rete di sostegno più forte e recettiva rispetto alle richieste che arrivano da fuori. E infine l’ultima parola, volontari, descrive il lavoro spontaneo svolto dalla maggior parte degli associati in proporzione alle possibilità e le capacità di ognuno.
Premio. Grazie. Arrivederci.
L’ultimo gruppo di parole sulle quali vale la pena di soffermarsi parte con premio, quello istituito per la prima volta quest’anno e previsto per “il volontario dell’anno”, un gesto gentile nei confronti di chi non si aspetta nulla in cambio; prosegue con grazie, parola che merita tanta attenzione e va pronunciata con cura … e per finire arrivederci, che rappresenta il futuro e l’appuntamento al prossimo convegno: Bari 2020!
ufficio stampa APOI
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