Consigli e accessori per organizzare gli appunti dei manuali

Quando leggiamo dei manuali, affinché siano davvero utili, si possono prendere due tipi di appunti:

  • appunti che seguono il ritmo di lettura, quindi da prendere ogni volta che leggiamo qualcosa che merita di essere conservato;
  • appunti finali di revisione, che ci obbligano a pensare al libro concluso nel suo insieme (oppure al capitolo). Si tratta di un esercizio utile che ci permette di delineare gli argomenti da mettere in pratica.

I manuali sono una risorsa e ciò che decidiamo di appuntare dovrebbe aiutarci ad apportare dei miglioramenti nel lavoro o, in generale, nella vita.

Invece di limitarsi a segnare delle note, è importante immaginare per cosa potranno esserci di aiuto, senza mai dimenticare il perché vogliamo prendere appunti.

Un perché ben definito ci salva dall’accumulo insensato di informazioni che non useremo mai e che segniamo solo per l’ansia di perdere chissà quali nozioni.

«La conoscenza è solo un potere potenziale, la conoscenza applicata è il vero potere.» (Anthony Robbins)

Di solito si presta molta attenzione al momento della lettura, ma la fase che segue la fine di un manuale merita la stessa organizzazione e concentrazione. Il post lettura dovrebbe portare a ulteriori momenti di riflessione sul libro appena concluso.

Con i libri di narrativa o tutti quei testi che leggiamo solo per il piacere di leggere è più naturale avere certi momenti di riflessione appena girata l’ultima pagina.

Pensiamo ai personaggi, alle emozioni provate e a cosa ci hanno lasciato. Se abbiamo amato una storia, magari non riusciremo a iniziare subito un altro libro perché vogliamo “restarci dentro” ancora per un po’.

Con i manuali è più complicato proprio per la praticità dei testi, ma questo “restarci dentro” può essere allenato per assorbire meglio i concetti appresi.

 

Come rendere efficaci le note di un libro

Le parti evidenziate diventano più utili se abbiniamo dei commenti, della parole chiave o delle icone. Qualcosa che renda più immediato il motivo che ci ha portato a evidenziare il testo.

Il digitale può aiutarci a prendere nota di tutti gli elementi segnati, anche quando arrivano dal formato cartaceo perché in fondo c’è un filo che lega la carta al digitale che ci aiuta a trasferire la conoscenza.

In modo particolare per i manuali che ci aiutano ad arricchire le nostre competenze o a lavorare meglio, il digitale ci permette di recuperare note e appunti presi nel corso del tempo.

Ci aiuta a evitare il principale problema che si verifica con le note: segnare tantissimi concetti per poi perderli per sempre e non rivederli mai. Accumulare note senza riuscire a recuperarle è una perdita di tempo.

I testi possono essere organizzati in una sorta di database per tenere traccia dei libri letti, prestati o ancora da leggere. Ogni titolo può contenere le parti più importanti, i riassunti o gli approfondimenti presi nel corso del tempo.

Per farti un esempio, guarda l’impatto visivo che si crea con Notion (esempio che può essere replicato con tanti altri strumenti):

 

 

Anche un file di Excel (o Google Sheets) può esserci di aiuto, come anche l’utilizzo di app specifiche tipo Libib, Sortly, Anobii o Goodreads.

In ogni scheda possiamo inserire ogni tipo di informazione, altri libri collegati, delle immagini e così via.

 

Gli accessori per prendere appunti sulla carta

Ho raccolto alcuni accessori per prendere appunti e renderli riconoscibili a colpo d’occhio.

Adesivi specifici

La scelta è vastissima. Andiamo da dei divisori adesivi tipo questi:

 

 

A dei segnapagina con bordi colorati:

 

 

A delle frecce colorate:

 

 

Sketchnoting o Color coding

 

Invece di evidenziare o scrivere dei commenti, può essere utile usare delle icone da abbinare alle varie categorie.

Rientriamo in quello che si chiama Sketchnoting (o anche visual note-taking), ovvero il processo che porta a fermare i pensieri attraverso illustrazioni, simboli, icone, anche se non si hanno particolari abilità artistiche.

Stessa cosa per l’uso del colore che ci semplifica la vita in tante aree. Se abbiniamo un colore a ogni tipologia di nota (citazione, azione da mettere in pratica, consigli di lettura…), è molto più semplice ritrovare ciò che serve.

 

 

Delle icone di questo tipo potrebbero corrispondere a:

  • libri da leggere in futuro
  • idee da sviluppare
  • argomenti da rivedere
  • video da guardare
  • persone alle quali riportare un concetto
  • un posto da visitare
  • una citazione da condividere

Guarda il colpo d’occhio che si crea con delle semplici icone:

 

 

 

Anche i simboli, l’indice e l’uso dei fogli a punti tipici del Bullet Journal possono essere di aiuto per organizzare gli appunti dei manuali:

 

Penne da applicare al libro

I piccoli astucci dotati di elastici da avvolgere al libro o al quaderno ci permetteranno di avere sempre con noi penne o matite.

 

 

Perché in fondo, come ha detto George Steiner: «L’intellettuale è semplicemente un essere umano che legge i libri con una matita in mano».

 

Washi Tape

I washi tape sono dei nastri adesivi (il washi è un tipo di carta giapponese) che possono essere usati per lavori creativi, ma anche per organizzare le informazioni grazie all’impatto visivo. Perfetti per il Bullet Journal o per ogni tipo di quaderno e planner, qui trovi 13 idee per usare i washi tape.

Ecco un esempio che aiuta a riprodurre planner settimanali o liste di attività:

 

 

Schede da biblioteca

Per chi ama l’effetto un po’ vintage, sono disponibili dei kit da piccola biblioteca

 

 

O delle schede adesive da applicare all’interno dei libri:

 

 

I poster

Esistono in commercio dei poster che propongono 100 libri racchiusi in caselle. Ogni volta che si legge uno dei libri indicati, basterà “grattare” il riquadro di riferimento per mostrare l’icona del libro.

 

 

Trovo che sia un’idea molto bella da replicare in casa, anche con i bambini, e basterà prendere degli adesivi rettangolari a effetto lavagna per scrivere o segnare i libri, le storie o le fiabe da leggere.

 

 

Come evidenziare un eBook

Per quanto riguarda eBook o articoli in formato digitale, ci sono diverse applicazioni da usare che ci permettono di conservare in modo ordinato le parti evidenziate di un testo.

Liner permette di evidenziare, commentare e salvare le parti più importanti; stessa cosa per Readwise con in più la possibilità di sincronizzare, ad esempio, le note del Kindle con app specifiche come Evernote.

L’app Kindle permette di esportare le parti evidenziate (con limiti stabiliti in percentuale), mentre Obsidian – tool per creare un secondo cervello digitale – ha il plugin Kindle Highlights che comunica in modo diretto con il Kindle.

E poi abbiamo la categoria pressoché infinita dei tool dedicati alla gestione delle note, come Evernote, OneNote, Google Keep e tantissimi altri.

Le soluzioni sono in continua evoluzione e si adattano a tutti i tipi di lettura e alle diverse preferenze delle persone. Non c’è un’unica strada da seguire, ma ciò che conta è scegliere la propria e continuare a seguirla con costanza senza saltare da una cosa all’altra. E rivedere, rivedere, rivedere gli appunti presi.

Buona lettura!

 

Debora Montoli

presentedaremoto.it

 

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