Compiti a casa

Come vanno organizzati?

Sono utili? Non lo sono? Il dibattito è sempre aperto; fatto sta che i compiti a casa se ci sono vanno svolti, altrimenti fioccano brutti voti sul registro elettronico.

Nessuno conosce i bambini come i genitori: solo loro conoscono il ritmo ideale delle giornate dei figli: dal momento della sveglia al momento in cui vanno a dormire, passando per i pasti; dai picchi di massima concentrazione fino al bisogno di svago psicofisico.

La scuola e i relativi compiti per casa dovrebbero essere posti in relazione a questo ritmo: non tutti riescono a stare a scuola otto ore a tempo pieno dal lunedì al venerdì; alcuni hanno bisogno di fare meno ore di scuola in una giornata, ma riescono a sostenere un maggior carico di studio, facendo i compiti, nel pomeriggio.

Il discorso della scelta della scuola a volte è un percorso obbligato, non sempre ci sono alternative comode per genitori e figli; facciamo in modo che almeno lo studio a casa sia meno difficoltoso possibile per tutti.

 

Come organizzare lo studio

Il primo anno della scuola primaria è un’esperienza nuova per i bambini, si trovano ad imparare ad usare strumenti nuovi come penne, quaderni e libri; devono imparare a scrivere e leggere. Non per tutti è facile adattarsi a tutto questo in breve tempo, anche i compiti per casa sono un’esperienza nuova! Il figlio più piccolo di amici di famiglia ha iniziato a settembre 2023 la scuola e per farsi vedere ancor più bravo e diligente della sorella maggiore, appena tornato a casa, rinunciava alla merenda per fare subito i compiti.

Beh, non è arrivato neanche alla fine di settembre con questo intento!

 

Qual è il momento ideale per fare i compiti?

Scopriamolo giocando un po’ con la matematica dato che parliamo di compiti: stravolgiamo la regola che dice che invertendo i fattori, il risultato non cambia. Cambia eccome!

Invece di iniziare a studiare appena tornati a casa, quando si è stanchi sia fisicamente che mentalmente per le ore trascorse a scuola, meglio concedersi una pausa per il pranzo o la merenda (a seconda dell’orario) e per fare un’altra attività: stare all’aria aperta, giocare, fare una passeggiata o una corsa, un po’ di sport, evitando però videogiochi, pc o tablet. Trenta o quaranta minuti sono sufficienti per un pasto e un po’ di svago; si recuperano energie psicofisiche (la postura del corpo migliora, gli occhi si riposano, le cellule cerebrali creano sinapsi più facilmente) per affrontare con la giusta motivazione e concentrazione lo studio.

Qual è lo spazio ideale per fare i compiti?

Lo spazio ideale deve avere una buona illuminazione naturale e deve essere privo di distrazioni (zone di passaggio, strumenti per hobby, dispositivi elettronici); dev’essere uno spazio in cui avere a portata di mano tutto il materiale che serve per studiare senza doversi continuamente muovere da una stanza all’altra per prenderlo. Se hai una postazione-studio personale in camera questa dovrebbe comprendere: una scrivania, una sedia ergonomica, una libreria e dei cassetti per la cancelleria. Ma se preferisci (o devi) studiare in salotto, comunica ai tuoi famigliari che nelle ore centrali del pomeriggio hai bisogno di studiare in quella stanza e che non devi essere disturbato.

Compiti e metodo di studio

Dopo aver trovato il momento e il luogo ideale per lo studio, i compiti vanno svolti dai bambini e ragazzi. Si, è il loro lavoro. I genitori nei primi 3 anni di scuola primaria possono affiancare i figli perché sono gli anni in cui si forma il metodo di studio, ma deve essere solo una supervisione, un supporto in caso di bisogno di ripassare per verificare la preparazione per un test o un’interrogazione.

Una volta acquisito il metodo, i bambini possono mantenere un gruppo di studio, ad esempio una volta a settimana, in caso vengano assegnati dei compiti da fare in gruppo con altri compagni di classe o per confrontare gli appunti, gli esercizi, ripassare e studiare in vista di interrogazioni o verifiche.

Saranno gli insegnanti a segnalare ai genitori se i bambini hanno bisogno di essere seguiti maggiormente, facendo ripetizioni, per recuperare alcune materie in cui hanno più difficoltà.

Controllando il diario, è importante che i bambini si concentrino prima sulle materie da preparare per il giorno successivo: esercizi da svolgere, pagine da studiare o ripassare. Per svolgere i compiti sarà necessario prepararsi radunando tutto il materiale necessario per quelle materie: libri, quaderni e materiale di cancelleria; tutto a portata di mano per non doversi continuamente alzare perdendo il ritmo acquisito nello studio. È importante inoltre che non ci siano altri oggetti che potrebbero distrarli. Il pc o il tablet stanno diventando strumenti fondamentali per lo studio; ma è bene sempre partire

da libri e quaderni per imparare a studiare correttamente. Le cosiddette estensioni digitali dei capitoli possono essere sfruttate in un secondo momento come ricerca e approfondimento delle nozioni. Se dopo aver approfondito lo studio delle materie per il giorno successivo avanza tempo, allora ci si può portare avanti nello studio in vista di eventuali verifiche o interrogazioni.

 

Alice Gaino

www.funorganize.com/alicegaino

www.instagram.com/gainoalice

 

 

Nessun commento

Scrivi il tuo commento

X