Come non sprecare energia

Cosa facciamo con uno smartphone quando inizia a rallentare ed essere meno efficiente?
Se siamo drastici cambieremo telefono, altrimenti “ripuliremo” il dispositivo dalle foto in eccesso, chiuderemo le app aperte, ottimizzeremo lo spazio facendo un po’ di manutenzione.
E cosa facciamo con uno smartphone dopo averlo utilizzato tutto il giorno tra e-mail, messaggi, telefonate e mappe? Lo mettiamo in carica, perché abbiamo bisogno che il giorno dopo sia sempre efficiente e performante.

La donna-smartphone

A volte, quando arrivo da un periodo sovraccarico di attività e impegni, mi immagino come uno smartphone. Tanti pensieri, attività in sospeso, cose ancora da fare sono come tante applicazioni aperte, ognuna con dei compiti da portare a termine e che lavorano in sottofondo, anche quando non me ne accorgo. Ogni volta che io, donna-smartphone, vengo sollecitata da mille richieste e impegni che consumano le mie energie, a un certo punto avrò anche bisogno di ricaricarmi e chiudere un po’ di app.

È logico e intuitivo quando si parla di dispositivi, un po’ meno quando a doversi ricaricare siamo noi umani.

Nell’epoca degli smartphone come prolungamento del braccio e dell’avanzamento dell’Intelligenza Artificiale, se non siamo anche noi come dei computer che fanno multitasking spinto ci sentiamo con dei pezzi in meno.

Non siamo programmati per fare più cose contemporaneamente, ma noi non ci diamo pace. Noi vogliamo essere smart e pretendere di non dover ricaricare le batterie quando siamo a terra.

Ma io ho cose da fare!

Tutti abbiamo cose da fare, le nostre giornate e le nostre vite, sono costellate di impegni e attività che richiedono la nostra presenza, fisica a volte, molto più spesso mentale.

E se noi sovraccarichiamo la mente come se potessimo avere quindici applicazioni aperte contemporaneamente, stiamo perdendo lucidità mentale.

Perché per passare da un’attività all’altra, di corsa per di più, il nostro cervello in sottofondo sta processando dati e informazioni di eventi che non abbiamo ancora concluso e archiviato. E questo lavorio nella nostra testa ci risucchia energie, senza che ce ne accorgiamo.

Come faccio per non sprecare energia?

Poiché (finora) non possiamo ricaricare la nostra batteria mettendoci uno spinotto nell’orecchio, dobbiamo capire come non sprecarle.

Fare il pieno di carburante e poi consumarlo tutto per sgasare nel proprio cortile di casa senza andare da nessuna parte, oltre a essere un’immagine molto poco ecologica, rende bene l’idea dello spreco.

Quindi è importante individuare le attività a basso valore e ad alto spreco di energia, e provare ad aumentare le prime e ridurre le seconde il più possibile.

Tra le attività “succhia-energie” ci sono:

  • fare multitasking: saltare da un’attività all’altra come una trottola impazzita non ci farà fare più cose in meno tempo. Tutt’al più ci permetterà di fare più cose lasciate a metà e di qualità E con il doppio della fatica;
  • usare lo smartphone: può erroneamente essere visto come mezzo di svago e di relax. In verità continuare a saltare da una app all’altra è uno sforzo che affatica il cervello. Ecco perché molto spesso ci si sente ancora più stanchi dopo aver passato quella tanto desiderata mezz’ora sul divano a smanacciare sullo smartphone.

Nella teoria siamo tutti bravi: le sappiamo, queste cose, le leggiamo ovunque e ce le ripetiamo come mantra nella testa. Eppure metterle in pratica è sempre difficile.

Ma inserire nella propria giornata alcune buone abitudini può rivoluzionare il dispendio delle nostre energie e farci sentire molto più carichi per affrontare la vita.

Alcune proposte per non sprecare (troppa) energia

  1. Pianificare nella giornata dieci minuti solo per sé. Per stare nel silenzio, fare un po’ di stretching o due passi col cane. Ogni attività che faccia stare bene vale. Se fatta nel silenzio del mattino, a costo di svegliarsi dieci minuti prima, vale doppio!
  2. Andare a dormire sempre alla stessa ora e mai troppo tardi.
  3. Eliminare o ridurre i cibi che appesantiscono e favorire quelli che danno maggiore carica.
  4. Abituarsi a fare una cosa alla volta permette di sfruttare bene le energie a disposizione ed essere soddisfatti del lavoro fatto.
  5. Ridurre l’uso dello smartphone, stabilire un numero massimo di ore di utilizzo e monitorarsi con le app per vedere se si rispetta il limite.

La scelta di attività da fare o da evitare per massimizzare le energie è molto soggettiva e richiede un po’ di studio e consapevolezza, ma è la strada più indicata per tornare a godere appieno delle proprie energie!

Paola Tursi

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