Che cosa vuol dire far parte di APOI: i volontari si raccontano.
Debora Montoli, due parole su di te.
Scrivo queste righe dalle valli bergamasche, in un luogo sperduto che mi aiuta a non sclerare con il digitale! Già perché organizzare la mia vita significa molte cose, ma soprattutto significa mantenere una sorta di equilibrio per continuare a fare quello che faccio. Quelle cose che mi fanno brillare gli occhi.
Lavoro al 100% da remoto e mi occupo di delega, organizzazione digitale e gestione del tempo. Amo la fotografia in bianco nero, i cani, la montagna e la pizza con le patatine fritte (lo so, lo so, continua a leggere dai 🙂). Ho alcune di quelle magliette da nerd che vengono comprese da due o tre persone e passo le giornate sognando di andare in mongolfiera o di uscire con Eric Clapton.
Sopravvissuta a una Panda di ottava mano che mi portava ai primi colloqui, adesso sogno un mondo del lavoro tra pari, che porti le persone a chiedere aiuto, a non sentirsi sempre sotto esame e ad avere la consapevolezza delle proprie capacità. Capacità che possono risplendere grazie anche all’organizzazione.
La tua storia in APOI.
L’iscrizione ad APOI è stata una di quelle scelte da “cotto e mangiato”. Svolgevo già alcune attività legate all’organizzazione digitale e quando ho visto prima il sito e poi i social ho detto “è lei”, “sono io”, “siamo noi”. E così il 25 ottobre 2018 alle 17:20 ho compilato il modulo che ha dato vita al mio viaggio professionale ufficialmente organizzato.
Cosa ti ha spinto ad assumere l’attuale incarico.
In APOI faccio parte di un gruppo di socie volontarie che si occupa della verifica dei passaggi che portano le persone associate dal profilo junior a quello senior. Si tratta di un momento molto importante, che io stessa ho vissuto nel corso degli anni, e, per superarlo, è richiesto di dimostrare di possedere dei criteri specifici del nuovo ruolo acquisito.
Ho accettato l’incarico per tanti motivi e, avendo sperimentato il passaggio da junior a senior in prima persona, so cosa si prova durante la preparazione dei materiali e nell’attesa che segue l’invio della richiesta.
Quando ricevo le relazioni, sento ancora l’emozione del momento e mi immedesimo in chi sta aspettando una risposta. In ogni domanda ricevuta si percepiscono l’enorme lavoro svolto e l’impegno presente per diventare senior.
Cosa comporta tale ruolo?
Nello specifico, tra i vari elementi da presentare per il passaggio a senior, è richiesta la scrittura di tre relazioni dei testi che fanno parte della bibliografia di APOI. Insieme a Carolina, ci occupiamo di leggere le relazioni e di verificare che siano in linea con le specifiche richieste.
È un ruolo che, attraverso la parola scritta, mi consente di conoscere persone che ancora non ho incontrato. Da come scrivono e dalle enormi competenze che dimostrano di avere, sono sempre più convinta del valore che l’associazione stia per ricevere grazie a chi diventerà senior. Si tratta di una crescita continua e sono proprio felice di contribuire con un piccolo tassello.
Cosa ti aspetti o auguri per il futuro dell’associazione?
Mi auguro che APOI ottenga i riconoscimenti che merita grazie alla dedizione e alla passione di menti brillanti che stanno facendo un lavoro enorme.
C’è qualcosa che vuoi comunicare ai membri dell’associazione?
Durante l’infanzia passavo i pranzi e le cene delle feste, come Natale o Pasqua, al tavolo dei piccoli circondata da sorelle e cugini. Anche se stavo vivendo dei momenti divertenti e irripetibili, a volte guardavo il tavolo dei grandi con un certo senso di esclusione.
Far parte di un’associazione, e di APOI nello specifico, significa finalmente sentirsi parte di un’unica realtà. È come passare dal tavolo dei piccoli al tavolo dei gran… No, non dei grandi, ma al tavolo dei PARI.
Al tavolo dei pari ogni persona sa di essere parte di un ingranaggio. Sa di poter contribuire e di dover contribuire a suo modo. Sa di avere dei diritti e dei doveri. Sa di poter includere junior e senior. E sa di poter fare qualcosa affinché i propri occhi brillino facendo brillare di riflesso gli occhi di tutte le persone associate.
Cosa vorresti invece dire a chi desidera associarsi?
Di essere pronte e pronti a prendere posto al tavolo dell’Associazione, alla tavola rotonda organizzata 🙂
Nessun commento