Bambini & Quattrini
Da tempo ormai mi occupo dell’organizzazione del budget. É un tema che proprio mi appassiona, perché mi sono accorta com’è cambiata la mia vita da quando uso il Kakebo e appena qualcuno me lo richiede, sono sempre felice di occuparmi di questo ambito.
Ultimamente ho iniziato a chiedermi come parlare di organizzazione dei conti con i bambini. Non ho figli, ma sono zia di 5 nipoti dai 4 ai 12 anni che ho pensato di usare come “cavie”!
Come si parla di soldi coi bambini del 2017, che hanno o pensano di poter avere tutto?
Le premesse di qualsiasi ragionamento che accomuni “bambini & quattrini” per me sono:
- non è proficuo premiare un risultato scolastico con il denaro: studiare per soldi fa perdere ai ragazzi la totale motivazione a imparare per loro stessi
- meglio non pagare l’aiuto in casa: la collaborazione all’interno della famiglia non è un optional da retribuire, ognuno può contribuire in base alla propria età (sapevi che i bambini – già a 2/3 anni!- possono aiutare a dar da mangiare agli animali domestici o aiutare a rifare il letto?)
- non comprare sempre tutto nel momento esatto in cui i bambini lo richiedono: in questo modo i bambini imparano a desiderare, ad aspettare e anche ricevere un no fermo quando è necessario (e non ci sono capricci che tengano)
- non comprare il loro sentimento: mi piace che i miei nipoti abbiano voglia di trascorrere del tempo con me per le cose che facciamo insieme e non per la mancia che posso allungare sottobanco
Vista così sembro la versione peggiore della signorina Rottermeier eppure mi sono accorta che:
- i no agli acquisti compulsivi rinforzano i bambini molto più di un sì detto per placare i loro capricci e i sensi di colpa dei genitori. Inoltre, in questo modo si sta insegnando loro la capacità di desiderare che ha molto più valore dell’oggetto che si sta negando
- si riesce a dare più valore alle esperienze fatte insieme e ai sentimenti che nascono
- insegnare ai bambini a desiderare permette loro di attivarsi per raggiungere i propri sogni
- se si tratta di desideri materiali, aiutarli a raggiungere il loro obiettivo a piccoli passi. I bambini sono più soddisfatti di meritarsi un gioco grazie ad un loro sforzo che di ricevere un pacchetto senza aver fatto niente
Ho insegnato un gioco ai miei nipoti che hanno una paghetta, si chiama “risparmio progressivo” e consiste nel mettere da parte ogni settimana qualche spicciolo per raggiungere il necessario per acquistare l’oggetto del loro desiderio. È un gioco che dura un anno e ogni settimana si mette da parte qualcosa, incrementando il risparmio di 25 centesimi alla settimana. La prima settimana si risparmiano 25 centesimi, la seconda settimana 50, la terza 75 e così via fino alla cinquantaduesima settimana dove si devono risparmiare 13 euro. A fine anno si saranno risparmiati 344 euro! Puoi stampare l’allegato, seguire lo schema e iniziare subito!
Ale Ziliotto
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